Gerola Alta
(mt. 1050)
Una valle pittoresca ha dato il nome a questa località ricca di
tradizioni e di prodotti tipici, uno su tutti il formaggio Bitto.
Nel giorno dei morti si tiene il "rito del Bedollino", ossia
la distribuzione gratuita di pane e formaggio all'uscita dalla messa,
una tradizione voluta da Bedollino, un benefattore che attorno alla metà
del '500 ha messo anche questa voce nel suo testamento.
Ravizze e Case di Sopra sono le antiche frazioni che si attraversano non
senza stupore prima di arrivare a Gerola Alta, un transito che non risparmia
sorprese agli amanti dell'arte sacra: l'Oratorio di San Giovanni Battista,
del XVIII secolo, custodisce un affresco di pregio mentre quello della
Beata Vergine Assunta, a Ravizze, è caratterizzato da banchi corali
in legno intagliato di rara manifattura (XVIII).
La ricchezza artistica è accompagnata da quella naturalistica e
gastronomica: la Media Valle del Bitto si apre in tutta la sua specificità:
animali al pascolo d'estate e ricchi torrenti, mentre l'asprezza del territorio
lascia il posto a linee più morbide.
Gerola Alta dà in benvenuto in un'atmosfera che si completa con
la vista del Pizzo dei Tre Signori, a quota 2560 m, "una salita più
volte compiuta nell'800 da gentili signore e signorine", come annota
il Besta in una guida turistica, "l'impresa richiede circa quattro
ore di tempo, dapprima la via è comoda, poi ascende ripida fino
al lago d'Inferno, che costeggia per indi salire più ripida ancora".
Gerola Alta è immersa nei verdi prati, mentre in quota sono i laghi
a rendere preziosa la valle.
FOTO, IMMAGINI
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